In Svizzera l’acqua del rubinetto è di ottima qualità e non ha nulla da invidiare a quella in bottiglia. Con degustazioni d’acqua, il progetto “Acqua per il futuro“ promuove tale consapevolezza in bambini e adulti.
Sgorga senza fine dal nostro rubinetto a qualsiasi ora del giorno e della notte: l’acqua potabile in Svizzera non solo è di altissima qualità, ma è anche disponibile in abbondanza. «E poiché fa parte della nostra quotidianità, spesso molti la danno per scontata», spiega Elena Mozzini, ticinese ed esperta di tutto ciò che ruota intorno all’acqua del rubinetto svizzera.
Da oltre 15 anni Elena Mozzini svolge infatti la professione di “idrosommelier“ e opera come consulente per l’Associazione dei Fontanieri Ticinesi (AFT). L’“oro blu“ e la sensibilizzazione rispetto al suo valore rappresentano per lei una questione davvero fondamentale. E, proprio per questo, nel 2022 Mozzini ha creato il progetto “Acqua per il futuro“ in collaborazione con l’AFT.
Nell’ambito del progetto Elena Mozzini organizza degustazioni d’acqua per i bambini: nel corso di un’ora i bimbi e le bimbe apprendono le caratteristiche che contraddistinguono l’acqua in Svizzera, le differenze rispetto all’acqua in bottiglia e in che modo un consumo consapevole permetta di evitare l’utilizzo delle bottiglie in plastica e fornisca un importante contributo a favore dell’ambiente. «I bambini sono il nostro futuro e informarli è la chiave giusta per renderlo sostenibile» afferma Mozzini con convinzione. Le degustazioni suscitano grande interesse anche negli adulti e i corsi registrano costantemente un’elevata frequenza.
«L’acqua è una fonte di ispirazione. Ciò che osservo nell’ambito della mia attività è che l’acqua è un elemento che non solo garantisce la nostra sopravvivenza, ma che ci collega anche gli uni agli altri.»
Elena Mozzini, promotrice dell’iniziativa
Cosa ti appassiona del tema dell’acqua?
«L’acqua è una fonte di ispirazione. Ciò che osservo nell’ambito della mia attività è che l’acqua è un elemento che non solo garantisce la nostra sopravvivenza, ma che ci collega anche gli uni agli altri.»
Lungo questo percorso hai dovuto superare degli ostacoli?
«All’inizio c’era grande scetticismo e molti deridevano il mio impegno come idrosommelier. Questo è cambiato grazie alla crescente sensibilità ambientale registrata negli ultimi anni e, attualmente, sfrutto questo grande interesse per informare le persone in merito al lavoro svolto dai fontanieri che, giorno dopo giorno, portano avanti il loro impegno a favore della nostra acqua.»
In cosa investiresti la vincita di 10 000 franchi?
«La qualità dell’acqua è eccellente non solo in Ticino, ma in tutta la Svizzera. Il mio desiderio è quello di aumentare la consapevolezza anche a livello nazionale, offrire un numero sempre maggiore di degustazioni d’acqua nelle scuole e sviluppare un programma formativo destinato sia ai bambini che agli adulti.»
«Das Projekt trägt zur Demokratie auf lokaler Ebene bei und gibt auch jenen eine Stimme, die oft nicht gefragt werden: den Kindern.»
Marie-Luce Storme