Il desiderio di Caroline Martin è consentire a tutte le persone di cimentarsi con la danza e, con il suo progetto inclusivo “Dansemble”, si impegna a offrire corsi di danza e serate danzanti a persone con disabilità.
La danza è un tipo di movimento che consente di connettersi a se stessi e al proprio corpo, oltre che di immergersi in un mondo totalmente diverso. Tuttavia, come sa bene Caroline Martin, «non tutti hanno la possibilità di provare la meravigliosa esperienza di muoversi liberamente a ritmo di musica». Un problema di cui la fisioterapista divenne consapevole nel momento in cui, durante una seduta di terapia, ballò con uno dei suoi pazienti in sedia a rotelle. «Lui fu estremamente felice di tornare a ballare quattordici anni dopo il suo infortunio e questo mi toccò profondamente», racconta Martin.
È stato quello il momento in cui Caroline ha cominciato a porre le prime basi del suo progetto “Dansemble”, a cui lavora attualmente. Il suo obiettivo è offrire con regolarità nel Canton Vallese corsi di danza per persone con disabilità. Già oggi il suo progetto riscuote grande consenso. Caroline è mossa da grande motivazione, così come anche i danzaterapeuti con cui lei collabora per sviluppare l’offerta di corsi. «Si percepisce chiaramente il desiderio delle persone di cimentarsi in questo progetto e il loro grande entusiasmo», si rallegra la promotrice.
Grazie al progetto di Generali “Rafforziamo ciò che ti rende forte”, Caroline Martin ha trovato il coraggio e la spinta giusta per realizzare questo suo sogno. Una cosa le è chiara: nei prossimi anni il gruppo “Dansemble” dovrà crescere in modo da ampliare la propria offerta di danze dedicate. «La finalità del progetto è contribuire a promuovere l’inclusività così da permetterci, in futuro, di ballare tutti insieme.»
«La finalità del progetto è contribuire a promuovere l’inclusività così da permetterci, in futuro, di ballare tutti insieme.»
Caroline Martin, promotrice dell’iniziativa
Quali ostacoli ti trovi ad affrontare?
«La difficoltà maggiore nell’offrire lezioni di danza dedicate è trovare gli ambienti giusti. Le persone in sedia a rotelle hanno infatti bisogno di un pavimento duro e liscio, un ascensore o una rampa e anche di una toilette accessibile. Per questo investirei la vincita di 10 000 franchi nell’acquisto di dotazioni e arredamenti adeguati.»
In che modo lavorare al progetto “Dansemble” influisce sulla tua vita?
«La danza è per me passione. La mia vita ha acquisito maggiore significato nel momento in cui sono riuscita a combinare fra loro la danza, le persone e il mio lavoro.»
Cosa significa per te essere stata selezionata per la shortlist?
«Essere stata selezionata tra i primi dieci progetti conferisce al mio progetto una legittimità e un peso che mi aiuteranno ad acquisire altri danzaterapeuti per i miei corsi.»